"La classe morta" di Tadeusz Kantor
- mostra
Lunedì 2 novembre
18.30
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
La classe morta
di Tadeusz Kantor
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
La XL edizione del Festival di Morgana si apre con l’inaugurazione della mostra
La classe morta di Tadeusz Kantor che per la
prima volta vede a Palermo l’installazione dello spettacolo che ha reso l’artista polacco famoso in tutto il mondo.
Nell’anno del centenario
della nascita di Kantor, il Museo internazionale delle marionette
Antonio Pasqualino ha avviato un progetto di collaborazione con la
Cricoteka di Cracovia, nell’ambito della quale le due istituzioni hanno
realizzato uno scambio di due delle maggiori opere kantoriane.
Parallelamente alla mostra sulla Classe morta che vede esposta Bambini
sui banchi della "Classe morta" della
Cricoteka a Palermo, le opere dello spettacolo palermitano Macchina dell’amore e della
morte, prodotto dal Museo Pasqualino e parte della sua collezione permanente, saranno esposte
nell’ambito della mostra Tadeusz Kantor. I’m Goddamn falling, che si
terrà alla Cricoteka di Cracovia dal 23 ottobre 2015 al 27 marzo 2016.
Si prosegue così, idealmente, il percorso già avviato a giugno 2015 con
il progetto Tadeusz Kantor. Il senso della vita e della morte, realizzato dal Museo Pasqualino nell’ambito dell’iniziativa Palermo
per Kantor, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.
La mostra La classe morta di
Tadeusz Kantor, organizzata dal Museo Pasqualino, espone l’opera
Bambini sui banchi della 'Classe
morta', realizzata da Kantor nel 1989. L’installazione fa parte di un insieme di opere che
l’artista polacco creò riprendendo lo spettacolo Umarła klasa (La classe morta), messo in scena per la prima volta nel 1975.
L’installazione ripropone i celeberrimi banchi di scuola della classe scolastica, unitamente a
11 manichini che raffigurano gli scolari: una “macchina della memoria”, un “bio-oggetto”, in cui i manichini e i banchi
costituiscono un unico organismo.
La mostra è arricchita da dodici fotografie queste provenienti dalla Cricoteka,
realizzate da Jacquie Bablet, membro del Laboratoire de Reserches sur les Arts du Spectacle del CNRS di Parigi.
Sarà
inoltre
proiettato il film documentario dello spettacolo, girato dal noto
regista polacco Andrzeja Wajda, vincitore della Palma d’oro al Festival
del
cinema di Cannes, e vincitore dell’Oscar onorario e l’Orso d’argento al
Festival di Berlino.
Tadeusz Kantor (Wielopole Skrzyńskie, 1915 – Cracovia, 1990),
personalità
poliedrica, è
artista, scenografo e regista polacco. Nel 1955 a Cracovia fonda il
Cricot 2, considerato una delle più grandi esperienze del teatro europeo
del XX secolo. Ideatore di un teatro che distrugge i miraggi
dell’illusione, Kantor promuove una rivoluzione permanente in arte,
attraverso un
radicale rifiuto delle pratiche secolari del teatro e dello schematismo
dottrinale per creare opere autentiche, nude, disarmate che indagano i
meccanismi della memoria e il rapporto tra memoria e identità, tra
realtà e finzione. Kantor assimila e rielabora la lezione teatrale
delle teorie artistiche di matrice simbolista, del Bauhaus e
dell’Astrattismo ed esplora, sviluppandole e trasformandole, le
suggestioni fornite
da Witold Marian Gombrowicz e il suo teatro dell’assurdo, da Bruno
Schulz, autore del Trattato dei manichini e da Gordon Craig, teorico della supermarionetta.
Con il coinvolgimento di
artisti eterogenei, attori non professionisti, poeti, teorici
dell’arte, Kantor realizza spettacoli di avanguardia che mettono in
discussione il carattere mimetico dell’arte e indagano,
riequilibrandolo, il rapporto tra le varie componenti dello spettacolo.
“Testo, oggetto, movimento, suono e attore" divengono elementi autonomi
non più sottomessi all’interpretazione di un testo e alla
rappresentazione della realtà ma indagati separatamente
nell’ottica di una opera teatrale totale. I diversi linguaggi artistici
non si fondono ma interagiscono facendo del contrasto un efficace
strumento di innovazione e umoristica provocazione.
Fino
alla metà degli anni Settanta, il Cricot 2 rappresenta sei spettacoli,
quasi tutti su testi di Stanislaw Witkiewicz considerato da Kantor un
compagno di viaggio nella sperimentazione dei diversi linguaggi. È tra
il
‘75 e l’’80 che il Cricot 2 raggiunge fama mondiale con la celebre opera
teatrale La classe morta che sarà seguita da Wielopole Wielopole, Crepino gli
artisti, Qui non ci torno
più, Macchina dell’amore e della
morte e Oggi è il mio compleanno.
La mostra è visitabile nei giorni e orari di apertura del Museo (lun-sab 9-13,
14.30-18.30)
Ingresso libero
Info: 091.328060
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