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martedì 15 dicembre 2015
LA NORWEGIAN EPIC PER LA PRIMA VOLTA A PALERMO
martedì 8 dicembre 2015
MUSEO DELLE MARIONETTE OGGI A PALERMO PRESENTAZIONE VOLUME SU GIBELLINA
Presentazione del catalogo "Gibellina e il Museo delle trame mediterranee. Storia e catalogo ragionato"Real Albergo delle povere, 9 dicembre 2015 |
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Cari amici e care amiche,
riceviamo e con piacere inoltriamo l'invito alla presentazione del catalogo Gibellina e il Museo delle trame
mediterranee. Storia e catalogo ragionato che si terrà il 9 dicembre 2015 alle ore 16,00 presso il Centro
Regionale per l’inventariazione e la catalogazione - Real Albergo delle Povere di Palermo sito in corso Calatafimi 217.
Per informazioni sul Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e sui nostri eventi, vi invitiamo a visionare il calendario sulla home page del sito: www.museodellemarionette.it __________ __________ Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino Piazzetta Antonio Pasqualino, 5 (trav. Via Butera) - 90133 Palermo tel: 091 328060 fax: 091 328276 E-mail: mimap@museomarionettepalermo.it Web: www.museodellemarionette.it Facebook: https://www.facebook.com/museoantonio.pasqualino?ref=tn_tnmn |
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domenica 6 dicembre 2015
"NATALE E' TRADIZIONI" IX EDIZIONE - MUSEO A.PASQUALINO - PALERMO
"Natale è tradizioni" - IX edizione5-27 dicembre 2015, Teatro Carlo Magno |
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Cari amici e care amiche,
vi segnaliamo la rassegna natalizia Natale è tradizioni, che si terrà al Teatro Carlo Magno ed è realizzata in collaborazione con il Museo Pasqualino.
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Attualmente in mostra al Museo Pasqualino
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Per maggiori dettagli sui nostri eventi, vi invitiamo a visionare il calendario sulla home page del sito: www.museodellemarionette.it __________ __________ Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino Piazzetta Antonio Pasqualino, 5 (trav. Via Butera) - 90133 Palermo tel: 091 328060 fax: 091 328276 E-mail: mimap@museomarionettepalermo.it Web: www.museodellemarionette.it Facebook: https://www.facebook.com/museoantonio.pasqualino?ref=tn_tnmn |
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venerdì 4 dicembre 2015
GIUSEPPE MAZZAMUTO STASERA AL DITIRAMMU PER "DITIRAMMU D'AUTORE"
AL TEATRO DITIRAMMU DI VITO PARRINELLO PER "DITIRAMMU D'AUTORE" STASERA 4 DICEMBRE "MELODYTERRANEAN"
"Sul palco il jazz del Mazzamuto’s quintet.Melodyterranean: è il nome del nuovo progetto musicale del Mazzamuto’s
quintet che debutta al teatro Ditirammu nell’ambito della rassegna
“Ditirammu d’Autore” ideata da Vito Parrinello e Fabio Lannino.
Dieci i brani – composti dal vibrafonista Giuseppe Mazzamuto – che dalle 21 verranno eseguiti dal vivo dall’ensemble composto da Giovanni Conte (piano) e Giovanni Villafranca (contrabbasso), Manfredi Caputo (percussioni), Fabrizio Giambanco guidati dallo stesso Mazzamuto.
Melodyterranean è un viaggio esperienziale in cui attraverso vibrazioni ci si ritrova trasportati in un luogo senza tempo ma dalla forte impronta etno-jazz. Suoni che rievocano la calda atmosfera del Mediterraneo. I colori di una terra, la Sicilia, in cui gli opposti si fondono creando un equilibrio perfetto.
Il nuovo progetto – come ha ribadito lo stesso autore nel corso dell’intervista al The Douglas Coleman Show, la trasmissione dell’emittente radiofonica Wrom di Detroit - “è frutto di contaminazioni. Non potrebbe essere diversamente, visto che la nostra terra è stata per secoli dominata da popoli diversi. Ogni brano risente di influenze musicali ancestrali che fanno parte del mio dna”.
“In Melodyterranean dominano la melodia e il mediterraneo - continua Mazzamuto - due degli aspetti più rappresentativi che ritraggono l’Italia nel mondo. Da un lato la melodia italiana, che è stata da sempre il vero brand della musica made in Italy, dall’opera di Giacomo Puccini, alla musica napoletana e siciliana di Ernesto de Curtis e Rosa Balistreri. Elemento imprescindibile dell’arte compositiva italiana sia colta che popolare. Dall’altro il mediterraneo da sempre simbolo di migrazione e accoglienza, punto d’incontro di popoli di diversa cultura che si fondono tra loro e trovano nella Sicilia il centro nevralgico. Quest’isola è porto di partenza e di arrivo e sarà sempre terra di migranti e di immigrati”.
Due i set in calendario, venerdì al Ditirammu (via Torremmuzza, 6). Uno alle 21- che sarà preceduto da uno sgraniggio, ovvero un primo piatto accompagnato da un calice di vino – e uno intorno alle 22,30 anche questo preceduto da dessert al buffet e Marsala.
Dieci i brani – composti dal vibrafonista Giuseppe Mazzamuto – che dalle 21 verranno eseguiti dal vivo dall’ensemble composto da Giovanni Conte (piano) e Giovanni Villafranca (contrabbasso), Manfredi Caputo (percussioni), Fabrizio Giambanco guidati dallo stesso Mazzamuto.
Melodyterranean è un viaggio esperienziale in cui attraverso vibrazioni ci si ritrova trasportati in un luogo senza tempo ma dalla forte impronta etno-jazz. Suoni che rievocano la calda atmosfera del Mediterraneo. I colori di una terra, la Sicilia, in cui gli opposti si fondono creando un equilibrio perfetto.
Il nuovo progetto – come ha ribadito lo stesso autore nel corso dell’intervista al The Douglas Coleman Show, la trasmissione dell’emittente radiofonica Wrom di Detroit - “è frutto di contaminazioni. Non potrebbe essere diversamente, visto che la nostra terra è stata per secoli dominata da popoli diversi. Ogni brano risente di influenze musicali ancestrali che fanno parte del mio dna”.
“In Melodyterranean dominano la melodia e il mediterraneo - continua Mazzamuto - due degli aspetti più rappresentativi che ritraggono l’Italia nel mondo. Da un lato la melodia italiana, che è stata da sempre il vero brand della musica made in Italy, dall’opera di Giacomo Puccini, alla musica napoletana e siciliana di Ernesto de Curtis e Rosa Balistreri. Elemento imprescindibile dell’arte compositiva italiana sia colta che popolare. Dall’altro il mediterraneo da sempre simbolo di migrazione e accoglienza, punto d’incontro di popoli di diversa cultura che si fondono tra loro e trovano nella Sicilia il centro nevralgico. Quest’isola è porto di partenza e di arrivo e sarà sempre terra di migranti e di immigrati”.
Due i set in calendario, venerdì al Ditirammu (via Torremmuzza, 6). Uno alle 21- che sarà preceduto da uno sgraniggio, ovvero un primo piatto accompagnato da un calice di vino – e uno intorno alle 22,30 anche questo preceduto da dessert al buffet e Marsala.
Il costo del biglietto -
acquistabile direttamente al botteghino - è di € 12 (sgraniggio
incluso), ridotto € 10 (studenti entro i 26 anni e over 60 anni).
Si consiglia la prenotazione allo 0916177865 e/o 3311044500 (orario: 9/13 e 16/20)"
Si consiglia la prenotazione allo 0916177865 e/o 3311044500 (orario: 9/13 e 16/20)"
Ufficio Stampa: Viviana Cinque
per Ditirammu d'Autore: Rosanna Minafò
Direzione Artistica: Fabio Lannino
DUBAI E NEW YORK LE METE PREFERITE DEI BUSINESSMAN
Dubai e New York le mete preferite dei businessman
Dubai e New York le più
gettonate, Shanghai che incalza e supera Hong Kong, Abu Dhabi in ascesa.
E' la fotografia delle mete preferite per i viaggi d'affari presentata
da Uvet Amex al 13/o Biz Travel Forum a Milano.
“Nei primi nove mesi del 2015 – ha spiegato Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet - la Francia, in genere, e Parigi in particolare rimangono per il nostro Paese la prima meta dei viaggi d’affari all’estero. I movimenti, seppure in lieve calo verso la capitale (dal 13 al 12,8% di quest’anno), hanno registrato un lieve incremento complessivo (dal 21,1 al 21,3% di quest’anno)”.
Sono calati di quasi 3 punti percentuali rispetto allo scorso anno gli spostamenti per lavoro verso la Germania (dal 18,1% al 16,2% dei primi nove mesi del 2015) che è ora incalzata dal Regno Unito, prossimo a una quota del 16% del totale viaggi d’affari rilevati da Uvet Amex. Così tra le città Londra è in crescita (dall’8,6% dei primi nove mesi 2014 all’8,9% dello stesso periodo 2015) e analogamente Amsterdam (dal 4,6% al 5%) e Madrid (dal 3,7% al 4,1% del 2015). In calo i viaggi di lavoro a Bruxelles (dal 5,5% dello scorso anno al 4,9% di quest’anno).
“Nonostante le sanzioni dell’Unione Europea verso la Russia – afferma Enrico Ruffilli, ad di Uvet Amex - gli spostamenti italiani per motivi di business verso quel Paese registrano un arretramento al 2,7% del 2015 e comunque inferiore a quello registrato tra 2014 e 2013. Analogamente le tensioni legate alla Siria e al terrorismo internazionale hanno tenuto gli uomini d’affari italiani più lontani dalla Turchia dove gli spostamenti sono calati di oltre mezzo punto percentuale”.
A livello intercontinentale la spesa dei viaggi d’affari si concentra ancora di più sul Nord America (in particolare gli Stati Uniti) che rappresenta ora il 38,6% dei viaggi monitorati. Crescono Estremo e Medio Oriente, calano il Sud America e l’Asia.
“Nei primi nove mesi del 2015 – ha spiegato Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet - la Francia, in genere, e Parigi in particolare rimangono per il nostro Paese la prima meta dei viaggi d’affari all’estero. I movimenti, seppure in lieve calo verso la capitale (dal 13 al 12,8% di quest’anno), hanno registrato un lieve incremento complessivo (dal 21,1 al 21,3% di quest’anno)”.
Sono calati di quasi 3 punti percentuali rispetto allo scorso anno gli spostamenti per lavoro verso la Germania (dal 18,1% al 16,2% dei primi nove mesi del 2015) che è ora incalzata dal Regno Unito, prossimo a una quota del 16% del totale viaggi d’affari rilevati da Uvet Amex. Così tra le città Londra è in crescita (dall’8,6% dei primi nove mesi 2014 all’8,9% dello stesso periodo 2015) e analogamente Amsterdam (dal 4,6% al 5%) e Madrid (dal 3,7% al 4,1% del 2015). In calo i viaggi di lavoro a Bruxelles (dal 5,5% dello scorso anno al 4,9% di quest’anno).
“Nonostante le sanzioni dell’Unione Europea verso la Russia – afferma Enrico Ruffilli, ad di Uvet Amex - gli spostamenti italiani per motivi di business verso quel Paese registrano un arretramento al 2,7% del 2015 e comunque inferiore a quello registrato tra 2014 e 2013. Analogamente le tensioni legate alla Siria e al terrorismo internazionale hanno tenuto gli uomini d’affari italiani più lontani dalla Turchia dove gli spostamenti sono calati di oltre mezzo punto percentuale”.
A livello intercontinentale la spesa dei viaggi d’affari si concentra ancora di più sul Nord America (in particolare gli Stati Uniti) che rappresenta ora il 38,6% dei viaggi monitorati. Crescono Estremo e Medio Oriente, calano il Sud America e l’Asia.
AUMENTO DEI VIAGGI IN CROCIERA
l viaggio in crociera continua a crescere: ecco i trend del 2016
La moda del viaggio in
crociera a livello globale non si arresta e continuerà a crescere anche
nel 2016. Lo State of the Cruise Industry Outlook 2016 diffuso da Clia
parla di circa 24 milioni di passeggeri previsti nel 2016, un aumento
considerevole rispetto ai 15 milioni di soli 10 anni fa (nel 2006) o
agli 1,4 milioni del 1980. Inoltre, CLIA ha rivelato che i suoi membri
prevedono per il 2016 il lancio di 27 nuove navi oceaniche, fluviali e
specializzate, per un investimento di oltre 6,5 miliardi di dollari
solamente in nuove navi oceaniche. E anche le agenzie di viaggio stanno
registrando un aumento della domanda per le crociere.
Inoltre, le crociere generano un sostanziale impatto economico positivo a livello globale. Le spese legate alla crocieristica hanno generato complessivamente 119,9 miliardi di dollari in tutto il mondo, supportando 939.232 dipendenti equivalenti a tempo pieno del settore che registrano un reddito pari a 39,3 miliardi di dollari nel 2014.
Clia sottolinea anche il boom delle crociere fluviali che stanno diventando sempre più popolari e la diffusione del viaggio in crociera in Asia, dove fino a cinque anni fa era praticamente inesistente. Tra il 2012 e il 2014 nel contenete asiatico il volume dei passeggeri è cresciuto da 775.000 a circa 1,4 milioni di passeggeri, a +34%. E mentre l’Asia continua a crescere rapidamente, anche l’Australia continua a registrare una crescita record: nel 2014 ha superato oltre un milione di passeggeri in un anno.
Inoltre in questi anni si è assistito a un profondo cambiamento: mentre anni fa le navi da crociera erano considerate solo un mezzo di trasporto per arrivare alla destinazione ambita, oggi, per molti, è la nave da crociera stessa ad offrire l’esperienza della destinazione. Le navi di ultima generazione di oggi offrono, infatti, esperienze e servizi a bordo mai visti prima, dalle produzione Broadway ai negozi di grandi firme all’attività di zip lining all’autoscontro.
E per il 2016 la novità saranno le crociere che offriranno attività di volontariato con molte navi che includono escursioni per fornire aiuto nelle aree nel mondo che hanno bisogno. Queste crociere orientate al volontariato offrono una magnifica opportunità di fare una notevole differenza nelle comunità che le navi da crociera visitano e un’esperienza rara per immergersi e avere un impatto sulla cultura locale.
Inoltre, le crociere generano un sostanziale impatto economico positivo a livello globale. Le spese legate alla crocieristica hanno generato complessivamente 119,9 miliardi di dollari in tutto il mondo, supportando 939.232 dipendenti equivalenti a tempo pieno del settore che registrano un reddito pari a 39,3 miliardi di dollari nel 2014.
Clia sottolinea anche il boom delle crociere fluviali che stanno diventando sempre più popolari e la diffusione del viaggio in crociera in Asia, dove fino a cinque anni fa era praticamente inesistente. Tra il 2012 e il 2014 nel contenete asiatico il volume dei passeggeri è cresciuto da 775.000 a circa 1,4 milioni di passeggeri, a +34%. E mentre l’Asia continua a crescere rapidamente, anche l’Australia continua a registrare una crescita record: nel 2014 ha superato oltre un milione di passeggeri in un anno.
Inoltre in questi anni si è assistito a un profondo cambiamento: mentre anni fa le navi da crociera erano considerate solo un mezzo di trasporto per arrivare alla destinazione ambita, oggi, per molti, è la nave da crociera stessa ad offrire l’esperienza della destinazione. Le navi di ultima generazione di oggi offrono, infatti, esperienze e servizi a bordo mai visti prima, dalle produzione Broadway ai negozi di grandi firme all’attività di zip lining all’autoscontro.
E per il 2016 la novità saranno le crociere che offriranno attività di volontariato con molte navi che includono escursioni per fornire aiuto nelle aree nel mondo che hanno bisogno. Queste crociere orientate al volontariato offrono una magnifica opportunità di fare una notevole differenza nelle comunità che le navi da crociera visitano e un’esperienza rara per immergersi e avere un impatto sulla cultura locale.
mercoledì 2 dicembre 2015
NUOVI VOLI TRANSAVIA PER MONACO DI BAVIERA DALLA SICILIA
Transavia fa base a Monaco di Baviera e lancia i voli per la Sicilia"Siamo molto orgogliosi di aprire il nuovo scalo a Monaco e allargare il nostro network di voli da Palermo che include già destinazioni come Amsterdam e Parigi”, afferma Mattijs ten Brink, ceo di Transavia. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di Gesap, Fabio Giambrone: “la scelta di Transavia di attivare la rotta da e per Monaco dimostra sempre più l’attrattività dello scalo di Palermo e del territorio siciliano nella attuale congiuntura del turismo internazionale“. Dal canto suo l’ad di Gesap, Giuseppe Mistretta, ha aggiunto: “Le attività di Transavia stanno aumentando di anno in anno a Palermo e la decisione della rotta di Monaco si aggiunge alle altre rotte stagionali esistenti dalla Francia e dall’Olanda che ormai fanno di Transavia una delle compagnie più importanti per il nostro scalo”. Contestualmente la low cost del gruppo Air France-KLM volerà anche a Catania con 4 frequenze settimanali. Entrambi i voli da e per la Sicilia possono essere prenotati da subito con la tariffa promozionale valida i primi giorni di lancio (fino al 3 dicembre) a partire da 29 euro a tratta, e successivamente da 49 euro, sempre a tratta. |
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martedì 1 dicembre 2015
A PALERMO PIU' TURISTI, MA POCHI VANNO NEI MUSEI
A Palermo più turisti ma in pochi vanno nei museiSi scopre così che negli ultimi 15 anni Palermo ha assistito a un aumento, lieve ma costante, dei flussi turistici: gli arrivi in porti e aeroporti sono aumentati dal 2000 in poi del 10,25%, mentre le presenze in strutture ufficiali sono cresciute del 9,29% (a cui aggiungere le presenze in strutture informali). Eppure nel periodo 2000-2014 i principali siti museali regionali hanno perso circa il 50% dei visitatori crollando da punte superiori alle 460 mila persone del 2001 fino ai 210 mila del 2014, cioè poco più di quante persone (circa 196 mila) avevano visitato nel 2000 il solo sito di San Giovanni degli Eremiti. Questo mentre in tutta Italia crescono i visitatori nei musei pubblici. Secondo i due studiosi, la causa sta nel “debolissimo indicatore di attivazione” (pari al 10,2%) dei flussi turistici che colloca Palermo al 78° posto in Italia, sebbene su 112 città italiane il capoluogo siciliano risulti settimo per risorse culturali-naturali. In sostanza, non è capace di “convertire” il gran numero di visitatori in fruitori dell’offerta culturale. Nel periodo analizzato nello studio tutti i musei hanno avuto un calo drastico delle presenze, eccetto la Cappella Palatina. Un’eccezione che spiega già alcune cause. La strutture di Palazzo dei Normanni, infatti, è tra “gli esempi virtuosi di una programmazione culturale efficiente”, segnalato anche da Federculture: è passata dai circa 200 mila visitatori del 2004 agli oltre 360 mila nel 2014 con un incremento dell'84% in un decennio mentre gli incassi della biglietteria nel 2013 hanno toccato i circa 2 milioni di euro per un incremento di oltre il 30% rispetto al 2012. In questo caso, oltre alla intrinseca capacità di attrazione e alla celebrità della Cappella Palatina ha probabilmente influito anche una riorganizzazione (tuttora in corso) dei servizi al pubblico (noleggio audio e video guide) e della comunicazione (produzione di materiali informativi cartacei plurilingue ecc.). Altro esempio positivo è quello del Teatro Massimo che ha adottato che con l'apertura al pubblico e l'efficiente servizio di visite guidate (in 4 lingue oltre all'italiano: inglese, francese, spagnolo e tedesco), ha registrato una crescita di visitatori e incassi nel triennio 2012-2014 e “i dati relativi al 2015 mostrano che nei primi cinque mesi dell’anno l'incremento è stato ancora più marcato con un risultato di circa +40% di visitatori e + 55% di incassi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente”, scrivono i due ricercatori. Esempi non seguiti da altre strutture museali della città. “In alcuni casi – si legge nello studio - hanno certamente inciso nell'andamento dei flussi i periodi anche prolungati di chiusura per restauro che hanno coinvolto i siti più importanti: San Giovanni degli Eremiti, Palazzo Abatellis, chiusi entrambi nel corso del 2008 e riaperti tra la metà e la fine del 2009. Inoltre, non esiste una strategia di comunicazione complessiva e le informazioni sui beni visitabili sono poco aggiornate e difficilmente accessibili”. Giambalvo e Lucido suggeriscono anche l’attivazione di “driver” in grado di dare nuovo impulso alla valorizzazione delle risorse culturali palermitane. Si tratta del circuito arabo-normanno riconosciuto dall'Unesco; di nuovi punti di riferimento legati alla cultura del contemporaneo come potrebbero essere la galleria d'Arte Contemporanea del Comune di Palermo (ZAC – Zisa Arte Contemporanea) e il Palazzo Branciforte della Fondazione Sicilia. Infine, il terzo driver potenziale è costituito dalle culture materiali: dai mercati storici all'Opera dei Pupi. |
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