Da Brolo ad Agrigento in mostra i culti femminili del Mediterraneo
Sarà visitabile fino al 30
agosto ad Agrigento la mostra itinerante “MaterGea Splendida Sicilia
solidale – I culti femminili del Mediterraneo da Iside ad Afrodite” che
ha debuttato a Brolo inaugurando la seconda edizione di Marevigliosa
Brolo.
Nella Valle dei Templi, la mostra è aperta al pubblico, con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 9 alle 19, presso le Case Barbadoro. L’accesso avverrà dall’ingresso antistante il Tempio di Giunone per proseguire verso il Tempio della Concordia.
Protagoniste della mostra sono due statue romane, Venere Callipigia e Iside, custodite al Museo Baglio Anselmi di Marsala, simboli di bellezza e di religiosità. L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con la Direzione del Parco Archeologico della Valle dei Templi e il Polo Museale Regionale di Marsala.
La “Venere Callipigia” è stata ritrovata nel 2005 a Marsala, nell’area di Capo Boeo , durante uno scavo eseguito dalla Soprintendenza di Trapani. La statua è copia romana del II secolo d.C. di un originale greco la cui tipologia di Venere Pudica si fa risalire a Prassitele. La statua di Iside è stata ritrovata a Marsala tre anni dopo e rappresenta a grandezza naturale l’antichissima divinità di origine egizia, adottata in età imperiale nel Pantheon romano, anch’essa acefala e in marmo bianco.
Nella Valle dei Templi, la mostra è aperta al pubblico, con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 9 alle 19, presso le Case Barbadoro. L’accesso avverrà dall’ingresso antistante il Tempio di Giunone per proseguire verso il Tempio della Concordia.
Protagoniste della mostra sono due statue romane, Venere Callipigia e Iside, custodite al Museo Baglio Anselmi di Marsala, simboli di bellezza e di religiosità. L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con la Direzione del Parco Archeologico della Valle dei Templi e il Polo Museale Regionale di Marsala.
La “Venere Callipigia” è stata ritrovata nel 2005 a Marsala, nell’area di Capo Boeo , durante uno scavo eseguito dalla Soprintendenza di Trapani. La statua è copia romana del II secolo d.C. di un originale greco la cui tipologia di Venere Pudica si fa risalire a Prassitele. La statua di Iside è stata ritrovata a Marsala tre anni dopo e rappresenta a grandezza naturale l’antichissima divinità di origine egizia, adottata in età imperiale nel Pantheon romano, anch’essa acefala e in marmo bianco.